Il seminario, organizzato dalla Cooperativa Sociale Ama Aquilone, si concentrerà sull’importanza di realizzare modelli di collaborazione che promuovano una strategia innovativa a favore dei minori. Tra gli ospiti, il Professor Gustavo Pietropolli Charmet.
Venerdì 19 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, nella Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, si terrà il seminario “Esperienze e sviluppo di comunità educanti”, organizzato da Ama Aquilone Cooperativa Sociale. Un’occasione per riflettere su come realizzare una collaborazione positiva tra i vari soggetti chiamati costruire comunità educanti nel nostro territorio, soprattutto in un momento di crisi economica, sociale e culturale, che aumenta la distanza tra inclusi ed esclusi ed allarga in modo esponenziale le aree della povertà, della vulnerabilità e della fragilità dei minori. Dopo i saluti di Pasqualino Piunti, sindaco di San Benedetto del Tronto, e di Simona Marconi, coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale XXI, molti gli interventi previsti: Rosanna Viviani, per le progettualità della “Cittadella del fanciullo”, promosse dalla Rete di Impresa Santa Gemma-Ama Aquilone insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno; Maria Paola Modestini, referente per la presa in carico del Servizio domiciliare per minori con dipendenza patologica, approvato e finanziato dalla Regione Marche, “Le crisalidi”; Stefania Marini, dirigente scolastico del Liceo Scientifico “B. Rosetti”. Sarà poi la volta di un indiscusso esperto, Gustavo Pietropolli Charmet, psicologo e psicoterapeuta dell’adolescenza, già Docente di Psicologia dinamica presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e già Primario dei Servizi psichiatrici di Milano, che concluderà con l’intervento “Nuovi servizi e moderne metodologie per i nuovi adolescenti”. Modererà Vincenzo Luciani, responsabile del Consultorio Familiare di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
Il seminario è accreditato presso l’Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche. L’ingresso è libero.
Reso noto il calendario delle convocazioni per la selezione dei volontari del Servizio Civile, che hanno presentato la domanda di partecipazione alla Cooperativa Ama Aquilone.
– Progetto “Terra mia 2017”, clicca qui. – Progetto “Stili di vita In-dipendente”, clicca qui. – Progetto “Prevenzione e inclusione”, clicca qui. – Progetto “Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio”, clicca qui. – Progetto “Accogliere rende umani”, clicca qui.
I colloqui di selezione dei volontari si svolgeranno a Casa Ama – Contrada Collecchio, 19 – Castel di Lama (AP).
Per informazioni Francesca Pavan . E f.pavan@ama-aquilone.it M 345 0286861 (dal lunedì al venerdì ore 14.00 -17.00) Maria Paola Modestini . E accoglienza@ama-aquilone.it
È possibile presentare la domanda di candidatura per il Servizio Civile con la Cooperativa Sociale Ama Aquilone:
1) tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) ama-aquilone@pec.it; 2) a mezzo raccomandata A/R indirizzata a: Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus – Contrada Collecchio, 19 – 63082 Castel di Lama (AP); 3) a mano presso le sedi per lo svolgimento dei progetti:
– Progetto “Terra Mia Ama” Casa Ama – Contrada Collecchio, 19 – 63082 Castel di Lama (AP) Referente Sguigna Valentina Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
– Progetto “Stili di vita In-dipendente” Casa Aquilone – Contrada Valle Orta, 121 – Appignano del Tronto (AP) Referente Fortuna Antonella Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
Casa La Bussola – Loc. Fosso Riccione, 7 – 63100 Ascoli Piceno (AP) Referente Giostra Mario Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
– Progetto “Prevenzione e inclusione” Casa Ama – Contrada Collecchio, 19 – 63082 Castel di Lama (AP) Referente Pavan Francesca Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
Casa Augusto Agostini – Strada Vicinale Schiavoni, 11 – Pagliare del Tronto (AP) Referente Sospetti Giuseppina Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
Casa L’Aquilone – Via Pasubio, 78 – San Benedetto del Tronto (AP) Referente Adami Arnaldo Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
– Progetto “Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio” Casa La Navicella – Via Navicella, 148 – Folignano (AP) Referente Viviani Rosanna Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
– Progetto “Accogliere rende umani” Casa La Navicella – Via Navicella, 148 – Folignano (AP) Referente Viviani Rosanna Lunedì-venerdì dalle ore 09.00 alle ore 18.00
Approvati i progetti per il Servizio Civile Universale promossi dal CNCA, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, ente accreditato di prima classe presso l’Ufficio nazionale del servizio civile, con cui la Cooperativa Ama Aquilone ospiterà in totale 26 volontari, ragazze e ragazzi tra i 18 ed i 28 anni. Le domande di candidatura dovranno pervenire entro e non oltre il 28 settembre alle ore 14.00 (entro le ore 18.00 in caso di consegna a mano). È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto, pena l’esclusione dalla partecipazione della selezione.
– Progetto “Terra mia 2017” Obiettivi del progetto: favorire l’inclusione lavorativa di persone disoccupate o in una situazione di svantaggio economico mediante percorsi di inserimento, affiancamento e tutoraggio in agricoltura; espandere la rete dei consumatori etici e dei gruppi di acquisto solidali (GAS) che aderiscono ai progetti di agricoltura sociale; diversificare e migliorare la produzione agricola con progetti sperimentali di recupero colturale.
Sedi per lo svolgimento del progetto Casa Ama
– Progetto “Stili di vita In-dipendente” Obiettivi del progetto: mitigare i rischi correlati all’uso di sostanze; favorire il reinserimento delle persone tossicodipendenti nel circuito lavorativo del territorio.
Sedi per lo svolgimento del progetto Casa Aquilone Casa La Bussola
– Progetto “Prevenzione e inclusione” Obiettivo del progetto: favorire l’inclusione attiva delle persone beneficiarie dei servizi, supportando la loro partecipazione sociale alle reti associative e di volontariato, la fruizione culturale, la partecipazione alla vita collettiva e la partecipazione sportiva.
Sedi per lo svolgimento del progetto Casa Ama Casa A. Agostini Casa L’Aquilone
– Progetto “Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio” Obiettivo del progetto: includere attivamente i minori accolti nelle comunità e beneficiari dei servizi, inserendoli nelle organizzazioni locali della formazione e del lavoro, supportando lo sviluppo di competenze e la rifunzionalizzazione dei comportamenti.
Sedi per lo svolgimento del progetto Casa La Navicella
– Progetto “Accogliere rende umani” Obiettivo del progetto: includere socialmente migranti presi in carico, attraverso il sostengo all’occupabilità, alla ricerca di alloggio e all’apprendimento della lingua italiana.
Sedi per lo svolgimento del progetto Casa La Navicella
Come presentare la domanda La domanda deve essere: – redatta in carta semplice, secondo il modello scaricabile dal sito dell’Ufficio nazionale servizio civile nella sezione modulistica – firmata per esteso; – corredata di: fotocopia (che non deve essere autenticata) di un valido documento d’identità, dichiarazione dei titoli posseduti o in alternativa curriculum, informativa privacy sottoscritta.
Le domande possono essere presentate: 1) tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) ama-aquilone@pec.it; 2) a mezzo raccomandata A/R indirizzata a: Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus – Contrada Collecchio, 19 – 63082 Castel di Lama (AP); 3) a mano presso: Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus – Contrada Collecchio, 19 – 63082 Castel di Lama (AP).
Non possono presentare domanda i giovani che: – abbiano già prestato Servizio Civile Nazionale, oppure abbiano interrotto il Servizio prima della scadenza prevista, o che alla data di presentazione del presente bando siano impegnati nella realizzazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale ai sensi della legge n. 64 del 2001, ovvero per l’attuazione del Programma europeo “Garanzia Giovani”; – abbia in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi. Possono presentare domanda i giovani che hanno già svolto il Servizio Civile nell’ambito del Programma europeo “Garanzia Giovani” e nell’ambito del progetto sperimentale europeo IVO4ALL o che hanno interrotto il Servizio Civile Nazionale a conclusione di procedimento sanzionatorio a carico dell’ente, originato da segnalazione dei volontari.
Il calendario delle convocazioni per la selezione dei volontari sarà pubblicato e consultabile sul sito www.ama.coop, non appena pervenute tutte le domande. Il Servizio Civile Nazionale ha una durata di 12 mesi, per 30 ore settimanali su 5 giorni, con un rimborso mensile di 433,80 euro.
Per informazioni Francesca Pavan . E f.pavan@ama-aquilone.it M 345 0286861 (dal lunedì al venerdì ore 14.00 -17.00) Maria Paola Modestini . E accoglienza@ama-aquilone.it
Ho visto le macerie delle ruspe e dell’uomo, quando sono venuti a buttare giù le ultime case pericolanti e pericolose. Le ho viste nelle foto che mia madre mi ha mandato su Whatsapp, perché come quando ci sono stato a pochi metri non ho avuto il coraggio di guardare in faccia la polvere, anche questa volta non ho avuto il coraggio di andare a rendere un ultimo saluto a tutti gli angoli dietro cui ci nascondevamo da piccoli prima di andare a fare tana.
Macerie che hanno preso il posto delle macerie che erano già in terra.
Ha tremato così tanto tempo fa che non ricordo più com’ero. Avevo la barba lunga, abitavo in un’altra casa, andavo a letto con un’altra ragazza. Si sono susseguiti i giorni e i mesi e la terra ha tremato ancora, l’ha fatto spesso, l’ha fatto ed è comparso sui giornali e l’ha fatto senza che nessuno ne parlasse. Altra gente ha cambiato case, ma costretta da crolli e inagibilità. Portata via dalla terra e a causa della terra in cui aveva le radici ben piantate.
Chi tornerà sui monti quest’estate? Quando potremo smettere di rendere omaggio, di ricordare, di immaginare con la memoria i contorni delle case che sono state trascinate via?
Mi piacciono le cicatrici, mi piace averle, mi piace guardarle e mi piace toccarle: sono il segno del tempo. C’era chi diceva che le rughe son belle perché ci vogliono tanti anni per farsele venire. Le cicatrici invece arrivano quando meno te l’aspetti, sono il risultato di un gesto improvviso, sono portate in dono da operazioni, da incidenti, da distrazioni. Raccontano. Sono i punti che squarciano il corpo di un bambino nato con una malformazione, sono il sopracciglio aperto di uno sportivo sfortunato, lo zigomo ricucito di chi ha superato il limite, la linea che segna il polpaccio di chi guidava una moto a tutta velocità. Le cicatrici sono forza e debolezza, fortuna e sfortuna, uno e l’altro. Legano, lasciano impressi momenti.
Le cicatrici ora non le vediamo. Vediamo solo ferite. Le vediamo sui muri, nei paesi e anche sui monti. Saranno lì per chissà quanto tempo ma arriverà un momento in cui al loro posto vedremo cicatrici, cicatrici che ci rendono unici e ci rendono bellissimi, ci rendono interessanti, ci rendono forti.
E quando qualcuno che non ci conosce ci chiederà come ci siamo fatti quelle cicatrici gli racconteremo la storia del terremoto che è arrivato di notte e ci ha portato via le case e gli affetti. Gli racconteremo dove eravamo e cosa stavamo facendo, a chi abbiamo telefonato, come abbiamo vissuto il giorno successivo e i mesi a venire. Gli descriveremo quel vento caldo e inquietante che soffiava tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, i libri caduti a terra la domenica mattina che siamo stati buttati giù dal letto. Gli faremo capire quanta paura abbiamo avuto.
Gli diremo che la terra ci ha ferito, ma che siamo ancora in piedi, più forti, più grandi e più belli di prima, tanto orgogliosi delle nostre cicatrici quanto siamo orgogliosi delle nostre radici.
Dal mese di aprile 2018 la Cooperativa Sociale Ama Aquilone in ATI con la Coop. Soc. COOSS Marche sta sviluppando un Piano per il contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico e dipendenze da nuove tecnologie.
Il Piano, finanziato dalla Regione Marche e promosso dal Dipartimento Dipendenze Patologiche ASUR AV5, prevede fino al 31 agosto 2019 una serie d’interventi da sviluppare anche in collaborazione con gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Ascoli Piceno e diversi partner del territorio: STDP, Dipartimento di Prevenzione, Associazione Antidroga picena, Fondazione antiusura Mons. Trainie Ass. Favonius.
Le azioni che si andranno a realizzare nel territorio dell’Ambito Territoriale Sociale 22, capofila Comune di Ascoli Piceno, riguardano diverse macro-aree con fondi a gestione diretta dell’Asur (STDP e Dip. Prevenzione di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno), degli ATS (fondi versati dalla Regione all’ATS capofila della provincia di Ascoli Piceno) e del terzo settore (Coop. Soc. Ama-Aquilone e Cooss Marche).
Per quanto riguarda la prevenzione sono previsti progetti nelle scuole medie inferiori e superiori ed iniziative a favore di soggetti non più in età lavorativa sul tema di una gestione proficua del tempo libero e sui rischi connessi al Gioco d’Azzardo. Il quadro sarà completato con la prevenzione delle dipendenze da nuove tecnologie informatiche e social network.
Relativamente a consulenza, ascolto, cura e riabilitazionesi prevede lo sviluppo, anche itinerante lungo tutto il territorio provinciale, di uno Sportello dipartimentale per giocatori e loro familiari.
Sono attivi da diverse settimane 4 sportelli di consulenza gratuita a: Comunanza, Spinetoli, Ascoli Picenoe San Benedetto del Tronto.
Completano il programma percorsi d’inclusione socio-lavorativa curati dal Servizio per il Lavoro Ama Lavoro e l’incremento di Gruppi terapeutici per giocatori e familiari anche in collaborazione con l’Associazione Favonius.
Conclude il piano un progetto di formazione ed informazione a favore di professionisti come medici di medicina generale e forze dell’ordine.
Referenti per sportello informativo itinerante e gruppi terapeutici:
Ama Festival, festival delle parole parlate, musicate e rappresentate, torna il 6, 7 ed 8 luglio con un’edizione che affronterà la tematica dell’“Incurabile Bellezza”. Un percorso di incontri, dibattiti, spettacoli, concerti in cui si alterneranno personalità di spicco del panorama internazionale.
ore 18.30 “Almerino vola” Video di Emma Ciceri presentazione di Giuseppe Frangi
ore 19.00 “Oltre il dolore” san Francesco e le Madri del mondo Chiara Frugoni Antonia Chiara Scardicchio
ore 20.00 Apertura stand gastronomici e concerto di Persian Pelican
ore 22.00 “La ballata dei senzatetto” Ascanio Celestini spettacolo teatrale
Prevendita biglietti su www.ciaotickets.com Posto unico 10,00 euro
Domenica 8 luglio
ore 17.00 Santa Messa e Battesimo celebrati da Mons. Vinicio Albanesi
ore 18.00
Saluto delle autorità
Apertura della giornata Anna Casini Vice Presidente Regione Marche
“La bellezza nel nome” Eraldo Affinati introduce Giuseppe Frangi
Cerimonia delle Dimissioni degli ospiti delle Comunità Ama Aquilone
“Pietra”. Francesco Cicchi Presidente Cooperativa Sociale Ama Aquilone con Catterina Seia Vice Presidente della Fondazione Fitzcarraldo
letture di Alessandra Morelli
ore 20.00 Apertura stand gastronomici e concerto dei Diverbero
ore 22.00 “Questioni di cuore” Lella Costa spettacolo teatrale
Vendita e degustazioni prodotti biologici Ama Terra, Fattoria Biosociale Ama Aquilone Bookshop Libreria Rinascita Videoproiezione “Almerino vola” di Emma Ciceri Street Art work in progress Andrea Tarli ed Urka
Ama Festival 2018 è stato realizzato con il patrocinio ed il contributo del Consiglio Regionale Assemblea legislativa Marche.
Approfondimenti Stiamo lavorando all’offerta didattica 2018 dell’Agenzia di Alta formazione della Cooperativa Sociale Ama Aquilone, “La scuola Ama”. Partecipa alla nostra indagine ed aiutaci a rendere il percorso formativo ancora più innovativo ed efficace.
Riportiamo un articolo di Johnny Dotti uscito sul numero di maggio di Vita non Profit dal titolo L’insegnamento che viene da Pietra, nel quale si consiglia la lettura del libro di Francesco Cicchi.
“C’è un libro che mi piacerebbe venisse letto da chi nel Terzo settore esercita ruoli di leadership. Si intitola Pietra ed è stato scritto dal fondatore di AmaAquilone, comunità di recupero nell’Ascolano, Francesco Cicchi. È un libro tra le cui pagine mi sono trovato a mio agio, per quel tanto di spirito anarchico e poco inquadrabile che vi soffia. Ma non è per questo che lo vorrei mettere in mano a tanti. Pietra è un libro che testimonia un fatto fondamentale per la vita di ogni organizzazione: la centralità dell’esperienza, che invece tante volte viene prosciugata nella transizione verso identità più istituzionalizzate. La conseguenza è una mentalità che mette il funzionalismo al primo posto, mettendo ai margini quell’esposizione “nuda” al mondo che è l’esperienza. Nessuno mette in dubbio l’efficacia e il valore delle buone opere, che un tempo venivano chiamate opere di carità. Ma non si deve dimenticare che queste si alimentano con la carità delle opere.
Che cosa intendo dire con questa affermazione? C’è una concretezza dell’agire che è scandita innanzitutto dalla vita e non dalla progettualità pur buona che ci diamo. È nella concretezza ripetitiva della quotidianità che attecchiscono poi in modo vitale le forme organizzative. L’ansia del funzionalismo costringe tante volte a processi di rimozione. Si rimuove il rischio sempre presente di non riuscire. Si rimuove l’esperienza dell’incontro con il dolore irrisolto, saltando il quale però si salta anche la vita.
Dal punto di vista delle forme espressive tutto questo si traduce spesso in una prevalenza del pensiero sulla parola. Il pensiero è importante, ma se sganciato dalla povertà dell’agire quotidiano, può trasformarsi in pretesa, in un esercizio di potere: si proietta sull’altro un nostro progetto, anche se buono. Il libro di Francesco Cicchi invece vive di parole, come esperienze aperte, come veicoli di storie, spesso anche come ferite. La parola è coscienza che la fragilità non è solo quella dell’altro. È un campo libero nel quale l’incontro con l’altro avviene senza precondizioni e dove, come si sperimenta in queste pagine, la relazione è sempre one to one: non c’è chi dà e chi riceve”.
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