La sfida è quella di sfondare una delle quattro mura della comunità per poter andare all’esterno condividendo con le persone che ci sostengono a livello culturale, politico e ricreativo, e facendole entrare nel mondo della progettualità del minore.
La Comunità educativa per Minori La Navicella è un servizio dell’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno gestito dalla Cooperativa Sociale Ama Aquilone di Castel di Lama che ospita minori di entrambi i sessi. I ragazzi che ci vivono hanno avuto, come noi, una madre e un padre, la differenza tra le nostre vite e le loro lo ha fatto il mondo delle relazioni sociali. Ecco perché la comunità, oltre ad essere un luogo dove è strutturato un impianto educativo pedagogico, deve anche offrire ai ragazzi la possibilità di rapportarsi e di costruire delle relazioni sociali alternative.
Ed è proprio da questa riflessione, fatta dagli stessi educatori con i ragazzi ospitati e con la presenza del supervisore esterno, che la comunità ha voluto organizzare un incontro di condivisione della progettualità educativa intitolato “C’è Navicella”. L’evento, tenutosi ieri e presentato dalla Responsabile, la Dott.ssa Rosanna Viviani, ha visto partecipare attivamente i minori ospiti della struttura che hanno allietato i presenti con un piccolo concerto. “Questo evento è una sfida. Il mondo dei minori è un mondo delicato, che si cerca sempre di proteggere e dove gli stessi Servizi fanno fatica ad esporre. Ma se un minore ha riacquisito la capacità di cantare o suonare ben venga che possa esplicitarlo. Bisogna togliere il pregiudizio legato alla comunità” ha spiegato Rosanna Viviani.
Durante l’incontro anche lo spettacolo teatrale diretto da “Di Filippo Marionette” che ha riscosso molta attenzione ed emozione.
L’obiettivo di questo incontro, oltre che la condivisione della progettualità sul minore, è stato la raccolta di fondi per la realizzazione del progetto di teatro pedagogico “Biography” che ha come centralità il copro e l’espressione attraverso di esso importante per aiutare i ragazzi sul piano personale ma soprattutto nella dimensione sociale. E sono stati proprio loro a scegliere questo progetto e a farsi promotori dell’evento per poterlo realizzare.
“Se loro ti lanciano una sfida, tu non puoi non accoglierla” Rosanna Viviani.