Primo Piano “Buona idea”: la data di scadenza è stata prorogata al 18 maggio.
Notizie dall’Ama Aquilone Libreria Lirus di Milano: sentita partecipazione per “Pietra. L’anima e l’infinito da abitare”. Servizio Civile con Ama Aquilone. Avviata la selezione per il progetto dedicato all’Agricoltura Sociale. La Fattoria Biosociale Ama Terra fra ricerca e sperimentazione. Con il progetto “Occupiamoci! Le cittadelle del lavoro solidale” nasce l’orto con le erbe aromatiche a Casa Ama. Assemblea dei soci, il bilancio si conferma positivo anche per il 2017. I nostri colori li raccontiamo su Instagram. Lavoro e formazione: dal Sil il bollettino per le province di Ascoli Piceno e Teramo.
Altre notizie in evidenza Finalmente sarà possibile la donazione di organi tra pazienti Hiv positivi. Alcol: il consumo occasionale e smodato di alcol nella fascia giovane della popolazione è in aumento. Una campagna sociale contro l’abuso. Azzardo: secondo un rapporto del Policlinico di Milano in Italia si spende più per il gioco d’azzardo on line che per stadio, teatro o cinema. Sindrome della Rassegnazione: una patologia che colpisce alcuni minori migranti.
Appuntamenti Al Salone Internazionale del Libro di Torino “Pietra. L’anima e l’infinito da abitare”. L’autore Francesco Cicchi sarà ospite presso lo stand della Regione Marche, padiglione 1 B12 C9.
La Cooperativa Sociale Onlus Ama Aquilone rende note le graduatorie provvisorie dei volontari del Servizio Civile Nazionale, che hanno sostenuto i colloqui di selezione per il progetto “La Bruna Terra”.
Nelle graduatorie sono inseriti i candidati “idonei selezionati”, “idonei non selezionati” per mancanza di posti e i “candidati esclusi” dalla selezione per le seguenti motivazioni:
– hanno ottenuto in seguito al colloquio un punteggio inferiore a 36/60; – non hanno sostenuto il colloquio; – mancanza di requisiti / ritardo della domanda.
Per informazioni: Dott.ssa Francesca Pavan Mail f.pavan@ama-aquilone.it Cel. 345 0286861
Appuntamenti Partecipa alla nostra indagine ed aiutaci a rendere il percorso formativo dell’Agenzia di Alta formazione “La scuola Ama” ancora più innovativo ed efficace.
“Vento di Terra e di Mare” è Arbì: il progetto realizzato dalla Cooperativa Sociale Officina 1981, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, dove eco-sostenibilità, territorio, design ed innovazione si incontrano. Un punto vendita che, alla varietà dei prodotti, unisce l’accoglienza di un luogo in cui vivere esperienze di scambio e di contaminazione. Realizzato a San Benedetto del Tronto, sarà caratterizzato da un’area per la vendita e la degustazione di prodotti bio e biodinamici di aziende locali, con una particolare attenzione per quelle delle zone del cratere del sisma 2016/17.
Il tasso medio di disoccupazione nel territorio della provincia di Ascoli Piceno è salito dal 10% al 10,6%, il più alto della regione. Cresce la quota dei giovani in cerca di prima occupazione, che passano da 13.410 a 15.307 (+14,1%), un 20,7% di gran lunga maggiore rispetto alla media regionale (12,4%) e superiore anche alla media nazionale (18,6%). Consistente è il dato di coloro che cercano lavoro dopo aver perso quello che avevano: 39.051 persone, con un aumento del 9%, pari a 3.228 unità. Tra servizi sociali del territorio, quelli per l’orientamento ed il reinserimento lavorativo hanno una media di 275richiedenti su 323.
Così nasce Arbì “Vento di Terra e di Mare”, in prima battuta uno spazio innovativo dedicato alla formazione e all’inclusione lavorativa di giovani e disoccupati che vivono in situazioni di marginalità sociale, ma anche un bio-concept store, punto vendita, che commercializza prodotti biologici, provenienti da aziende locali con particolare attenzione a quelle delle zone colpite dal sisma. Un luogo inoltre dove la degustazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio si accompagna alla convivialità degli eventi, realizzati su misura per raccontare la solidarietà, la sostenibilità ambientale, l’economia solidale e non solo.
Il progetto, reso possibile grazie al particolare sostegno messo in campo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che investe in iniziative innovative e di sperimentazione di nuovi modelli di rete con ricaduta sul territorio, avrà durata di 24 mesi e rientra all’interno del settore d’intervento “Crescita e formazione giovanile” del Piano Pluriennale 2017 – 2019promosso dalla Fondazione.
Il nuovo bio-concept store, con la vocazione per la bellezza e la sostenibilità, oltre ad essere composto da una rete coesa ed eterogenea di partner, metterà insieme produttori e consumatori e calendarizzerà le stagioni offrendo occasioni di confronto attraverso assaggi guidati, degustazioni, show cooking. Un centro polivalente in cui promuovere la cultura per gli stili di vita sostenibili, il rispetto dell’ambiente e delle risorse, la creatività culinaria, con opportunità di formazione e di inserimento lavorativo, attraverso la trasmissione di competenze professionali relative al mondo dell’agricoltura biologica e sociale e della ristorazione. Un bio-concept store che, accanto alla vendita di alimenti biologici, sia freschi che trasformati, diventa spazio di promozione, in cui temi come eco-sostenibilità, design, innovazione e inclusione lavorativa convivono e accompagnano, passo dopo passo, la ricostruzione dell’ambiente rurale tramite il ripristino del tessuto sociale e produttivo del territorio piceno, negli ultimi anni profondamente colpito da eventi naturali che ne hanno acutizzato lo stato di crisi.
Una vetrina commerciale per le eccellenze del territorio che arrivano delle piccole aziende locali biologiche e che faticano a farsi conoscere ed un punto vendita che è innanzitutto fucina di esperienze, di esplorazione all’interno del biologico, declinata attraverso il gusto dei prodotti così come l’architettura dell’ambiente, perché Arbì non sarà solo forma e funzione, ma anche confort ed estetica degli spazi realizzati per “sentirsi a casa”.
Una ventata di sostenibilità e bellezza. Le attività di ideazione e sviluppo progettuale del concept e dell’allestimento, in linea con l’idea green che accompagna Arbì, saranno supportate dalla Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, che attraverso metodiche di progettazione partecipata e con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, sia nello sviluppo del concept sia nelle scelte degli arredi e degli allestimenti, offrirà consulenza tecnica per la selezione e la scelta degli arredi e degli allestimenti interni della location che ospiterà concerti, reading, presentazioni di libri ed eventi culturali di ampio respiro.
Prendono il largo formazione e inclusione lavorativa. I progetti di formazione, produzione e inclusione lavorativa saranno realizzati e curati da Officina 1981, che da anni si occupa di reinserimento socio lavorativo anche di persone considerate a basso potere contrattuale, e dalla Cooperativa Ama Aquilone partner sostenitore dell’iniziativa. Saranno organizzati laboratori formativi per la trasformazione degli alimenti norcineria, apicoltura e macelleria. Inoltre, saranno, attivati laboratori formativi dedicati all’orticoltura, alla zootecnia, all’olivicoltura, alla vitivinicoltura ed al florovivaismo. Contestualmente alla parte dedicata alla formazione saranno organizzati tirocini formativi e lavorativi, per giovani e/o disoccupati, nei settori di riferimento del progetto Arbì.
“Vento di Terra e di Mare” è Arbì: il progetto realizzato dalla Cooperativa Sociale Officina 1981, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, dove eco-sostenibilità, territorio, design ed innovazione si incontrano. Un punto vendita che, alla varietà dei prodotti, unisce l’accoglienza di un luogo in cui vivere esperienze di scambio e di contaminazione. Hanno presentato il progetto, presso la Bottega del Terzo Settore, Francesca Pavan, Presidente Cooperativa Sociale Officina 1981, Maurizio Castelli membro del Consiglio Direttivo Cooperativa Sociale Officina 1981 e Carla Capriotti, Cooperativa Sociale Onlus Ama Aquilone.
I partner co-attuatori del progetto “Arbì vento di Terra e di Mare”. Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus, Fondazione Prosolidar, Associazione Equosolidale, Libreria Prosperi di De Angelis Daniele, Playmarche SRL – Spin Off Università di Macerata, GASPER – Gruppo di Acquisto Solidale, AIAB Marche, COPAGRI – Confederazione produttori agricoli, Camera di Commercio di Ascoli Piceno, Cibo Creativo, Università di Camerino – Facoltà di Biologia della Nutrizione con Sede a San Benedetto del Tronto, Università di Camerino – Scuola di Architettura e Design . sede di Ascoli Piceno, Comune di Castel di Lama, Comune di Smerillo, Comune di Folignano, Associazione Nati in Adriatico.
“Arbì Vento di Terra e di Mare”. Garbino o africo è il nome dato al vento di libeccio sul litorale adriatico, è un vento che spira da sud-ovest (sul litorale di Veneto, Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Gargano). Tanti sono i termini che vengono dati al vento che nella sua lunga corsa interessa tutto il bacino occidentale del Mediterraneo. In sambenedettese, questo “vento di terra e di mare”, così detto perché soffia generalmente come brezza di mare lungo le coste occidentali della penisola italiana e come brezza di terra lungo quelle orientali, è chiamato Arbì.
La Cooperativa Sociale Ama Aquilone insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno intendono premiare le idee imprenditoriali più significative da sviluppare nel territorio della provincia di Ascoli Piceno.
Chi può presentare la domanda Persone – inoccupate – disoccupate – in mobilità – in cassa integrazione
Quali imprese sostiene il bando Imprese individuali, società di persone, società di capitali o cooperative di micro, piccola o media dimensione; studi professionali, singoli e/o associati e/o dei liberi professionisti.
Sarà messo a disposizione un fondo di € 40.000 per la consulenza, la formazione, il supporto organizzativo necessari all’avvio dell’attività imprenditoriale.
Non saranno sostenute dal bando le spese relative a – IRAP – IVA – acquisto di beni – sublocazione – acquisti da persone fisiche società o imprese con assetti proprietari coincidenti (anche solo parzialmente) – acquisti fra società, imprese o persone fisiche associate o collegate fra loro – spese “apporto dei soci” – affitto ramo d’azienda (tranne che in caso di workers buyout).
Come presentare la domanda – All. 1 Mod. di domanda – All. 2 Scheda progetto – All. 3 Piano economico finanziario e di fattibilità – allegare Curriculum vitae in formato europeo con foto; – inserire eventuali allegati (preventivi, collaborazioni esterne,…).
Le domande dovranno essere consegnate o spedite a Ama Aquilone Coop. Soc. – Via Pasubio, 78 – 63074 San Benedetto del Tronto (AP)
Le domande dovranno pervenire entro il 18 maggio 2018. Lo staff della Cooperativa Ama Aquilone si rende disponibile per un supporto tecnico alla compilazione della modulistica presso il Polo Solidalein via Pasubio n. 78 a San Benedetto del Tronto.
Gli uffici sono aperti: LUNEDÌ 9.00 – 13.00 14.00 – 16.00
MARTEDÌ – VENERDÌ 9.00 – 13.00 14.00 – 18.00
Per informazioni Paula Beatriz Amadio paulabeatriz@ama.coop Fabio Mariani fabio@ama.coop Tel. 0735-592530
“Il carcere è un luogo da cui non si può rimanere lontani. È il luogo in cui è più necessario parlare di dignità umana, ma è anche un simbolo che evoca le prigioni interiori di ognuno di noi, e che ci interroga sulla responsabilità di esserne liberi” (Francesco Cicchi).
Nell’incontro dedicato ai detenuti del penitenziario ascolano, l’autore ha conversato con Anna Casini, Vicepresidente della Regione Marche, e Mons. Vinicio Albanesi, Presidente della Comunità di Capodarco.
“Sono onorato di stare qui. Vedo tanti “volti”, ho fatto un pezzo di strada con loro e io li ricordo tutti. Voi siete in galera ed è difficile parlarne. Ma penso che ci siano dei diritti dell’uomo che non devono essere oggetto di trattativa. Il diritto alla dignità umana, il rispetto anche per chi ha fatto cose terribili. È sempre un essere umano. Bisogna combattere con coraggio per affermare questa verità quotidiana. Dovrebbero farlo tutti.” Francesco
“Un politico solitamente parte dai saluti, ma ho voluto evitarlo per essere diretta. Avevo timore di venire qui ad incontrare voi, che non avete la libertà, e di fare i conti con la vostra condizione. Ma ho accettato di “farmi sbattere in faccia la realtà” e adesso ne sono contenta”. Anna Casini, Vice presidente Regione Marche
“Se tu dai, in qualche modo almeno il dolore s’allenta. Uno potrebbe girarsi dall’altra parte e dire, “Io non posso far nulla”. No, anche nelle situazioni più disperate tu puoi fare”. Mons. Vinicio Albanesi
Quello con i detenuti del carcere di Ascoli Piceno è stato un “incontro” autentico. L’evento è stato realizzato grazie alla disponibilità della direttrice dell’istituto, Lucia Di Feliciantonio.
“Queste storie sono raccontate per aiutarci a capire chi siamo. La fragilità è qualcosa che, se viene censurata, ci rende meno umani. È questa la forza, la potenza, la bellezza del libro.” Pietra è un libro che parla di noi. Ha l’ambizione di voler dire che paradossalmente siamo tutti diversi ma profondamente uguali, che non esiste il “tossico” o il “migrante”, ma esiste la razza umana, con le nostre fragilità con cui ogni giorno facciamo i conti o le ombre da cui ogni giorno scappiamo”.
Con queste parole Francesco Cicchi, fondatore e Presidente della Cooperativa Sociale Ama Aquilone, racconta “Pietra. L’anima e l’infinito d’abitare”, il libro, edito da La meridiana, che verrà presentato giovedì 22 febbraio 2018 alle ore 15.00 presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno.
L’autore incontrerà i detenuti del penitenziario e converserà con Anna Casini, Vicepresidente della Regione Marche, e Mons. Vinicio Albanesi, Presidente della Comunità di Capodarco. L’appuntamento ascolano è la seconda tappa di un ciclo di presentazioni che si terranno in alcune tra le più importanti città del nostro Paese. L’evento è realizzato grazie alla disponibilità dell’istituzione carceraria nella persona della Dott.ssa Lucia Di Feliciantonio Direttrice della Casa Circondariale di Ascoli Piceno.
“Pietra. L’anima e l’infinito da abitare” è un libro che raccoglie una selezione di storie, riflessioni, versi e stralci di discorsi ufficiali che abbracciano un arco temporale di decenni. Tale materiale “emotivo” – testualmente riportato, non secondo un criterio cronologico, ma con giustapposizioni tematiche che alternano i pensieri ai ritratti ispirati a vicende reali – costituisce l’insieme degli argomenti che si snodano attraverso una struttura narrativa ritmica scandita dalle ore del giorno, dall’alba all’alba successiva, così come concepite da alcune delle più antiche religioni della cultura occidentale e orientale. Con questo artificio creativo il racconto assume non il tono cronachistico di una testimonianza sociale e settoriale, ma il retrogusto introspettivo, rispettoso e a tratti ancora tormentato, di una riflessione più ampia e presente, indispensabile per la disciplina quotidiana dell’anima, che si consuma tra la luce fragorosa del mondo e la penombra della solitudine ascetica. Un messale laico, in equilibrio tra i gesti e il canto, che si presenta con il candore inquieto e stupito di un diario scritto a mano, ma anche come impegno per la costruzione di una regola umile, morale e civica, disincantata e necessaria al tramandare. Una pietra scartata che diventa materia di meraviglia (Mt 21,42), appunto.
Il libro “Pietra. L’Anima e l’infinito da abitare” ospita un intervento di Eraldo Affinati e la postfazione di Giuseppe Frangi – Direttore di Vita Non profit.
Francesco Cicchi è nato a San Benedetto del Tronto. È fondatore e Presidente della Cooperativa Sociale Onlus Ama Aquilone, da oltre trent’anni impegnata sul fronte della marginalità, della pace, dell’integrazione. Negli anni il gruppo è cresciuto, non ce ne siamo quasi accorti, vivendo la passione quotidiana dell’accoglienza dell’altro, che è accoglienza dell’umano. Oggi Ama Aquilone è una delle realtà più rappresentative della regione Marche.
La Cooperativa Sociale Ama Aquilone ha reso noto il calendario delle convocazioni per la selezione dei volontari del Servizio Civile Nazionale, che hanno presentato la domanda di partecipazione.
I colloqui di selezione per il progetto “La Bruna Terra” si terranno presso la Comunità Terapeutica “Casa Ama” – Contrada Collecchio, 19 – Castel di Lama (AP).
La pubblicazione del calendario ha valore di notifica della convocazione e il candidato che, pur avendo inoltrato la domanda, non si presenta al colloquio nel giorno stabilito senza giustificato motivo, sarà escluso dalla selezione.
Il progetto “La Bruna Terra” è stato promosso dal CNCA, Coordinamento Nazionale per le Comunità di Accoglienza, ente accreditato di prima classe presso l’Ufficio nazionale del servizio civile, nell’ambito delle finalità individuate dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Siamo tornati in Ecuador, dopo quattro anni dalla conclusione de “Il mondo di Masih”, non per un semplice follow up del progetto, ma per raccontare i termini della Solidarietà e scoprire che, ancora una volta, possiamo dire “si” all’accoglienza. Questo paesino di campesinos, sfollati dalla furia del vulcano Tungurhaua, ha sperimentato sulla propria pelle le infinite possibilità che nascono dalla condivisione ed ha realizzato, grazie all’input di Francesco e Sandra un progetto di accoglienza. Al centro di questo, una numerosa famiglia in forte difficoltà esclusa, ancora per poco dalla vita nella Comunità.
Gli abitanti di Sucuso – Nuevo Bilbao conservano della loro parrocchia nativa, Bilbao, situata sulle pendici del vulcano Tungurahua un’immagine impressa in un luminoso murales: il vulcano, “mama Tungurahua” in attività, sotto di esso il vecchio insediamento andino e poi lo sfollamento e la nuova vita, la scritta Ninos e Ninas felices, impronte di mani tutto intorno ad incorniciare questo storia che sa di miracolo. Sono stati trasferiti a Pallatanga, est di Chimborazo, dopo la riattivazione del colosso nel 1999. Ogni famiglia ha ricevuto, dal Consiglio nazionale per il controllo delle droghe e dei narcotici, un ettaro di terreno da coltivare ed un lotto per costruire la propria casa. Per loro, anche se ora vivono in un territorio prospero, il cambiamento fu molto doloroso. Lasciavano la loro terra e questo comportava l’adattamento ad un nuovo clima, l’apprendimento delle pratiche agricole delle colture tropicali e l’adattamento alla vita della comunità. Inoltre, tutte le famiglie evacuate vissero in case di canna condivise per mesi sino a quando, sotto la gestione del parroco di Penipe, Padre Jaime, e grazie all’intervento di alcuni “gruppi”, fra cui Ama Aquilone, hanno ricevuto case e aiuti concreti.
Siamo appena entrati nella stagione delle piogge in Ecuador quando il grigio del cielo si immerge nella nebbiolina che avvolge la foresta e questa è la prima volta che torniamo in Ecuador dalla conclusione de “Il mondo di Masih”, il progetto di cooperazione internazionale della Cooperativa Ama Aquilone che mirava a contrastare le condizioni di sottosviluppo ed emarginazione che colpiscono molti bambini e famiglie dell’Ecuador, uno degli Stati più piccoli e martoriati del Sudamerica. Dal 2001 al 2015 abbiamo accompagnato il villaggio di Sucuso – Nuevo Bilbao nell’importante viaggio verso l’autonomia economica attraverso diverse attività fra cui: la costruzione di 40 case per famiglie prima “alloggiate” in capanne, il finanziamento di una “Brigata medica” presente nel villaggio di Sucuso per due volte al mese, di un asilo nido ed il trasporto scolastico, di una scuola primaria, dell’acquisto di materiale scolastico e della contrattualizzazione di un insegnante per le materie non finanziate dallo Stato.
Quando il progetto si è concluso lasciavamo una comunità unita nella vita di tutti i giorni e nel lavoro quotidiano, un fiorente villaggio, le famiglie sopravvivono grazie alla vendita di frutta e verdura, peperoni e cetrioli sono le colture più comuni, ed inoltre due strutture, una di queste adibita ad ambulatorio medico, di proprietà della Cooperativa.
I campesinos delle Ande, grazie alla solidarietà di molti amici oltreoceano che nel corso degli anni li hanno sostenuti, sono oggi proprietari di una ricca e fertile terra. Il villaggio ospita famiglie coese e numerose, ma ai margini della foresta, lontano dal vociare giocoso dei figli di Nuevo Bilbao, c’è ancora una capanna in cui vive, ai limiti della sopravvivenza, una famiglia numerosa composta da dieci piccoli ninos, esclusa dalla vita nella Comunità.
Siamo arrivati a Nuevo Bilbao la prima settimana di febbraio dopo un lungo viaggio in Ecuador fatto di incontri con vecchi amici e la definizione di nuovi obiettivi, di volti increspati dal sole, di paesaggi sconfinati e terra nera, per condividere. Tornati in Ecuador, dopo quattro anni dalla conclusione de “Il mondo di Masih”, non per un semplice follow up del progetto, ma per raccontare i termini della Solidarietà e scoprire che, ancora una volta, possiamo dire, insieme all’assemblea raccolta, “si” all’accoglienza. Questo paesino di campesinos, sfollati dalla furia del vulcano Tungurhaua, ha sperimentato sulla propria pelle le infinite possibilità che nascono dalla condivisione ed ha realizzato, grazie all’input di Francesco e Sandra del poliambulatorio medico “Cebicam – Ces” di Penipe, un progetto di accoglienza. Hanno scelto, gli uomini e le donne di Nuevo Bilbao di condividere la propria terra, di accogliere nella vita comune, di sostenere giorno dopo giorno questa fragile famiglia ai margini. Anche la Cooperativa ha fatto la sua parte donando entrambe le strutture di sua proprietà, una all’intera Comunità e l’altra alla famiglia.
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